Sinodo 2021 - 2024

Formazione alla fede e alla vita – Assemblea di Zona del 9 marzo 2024

Il lavoro sinodale frutto del confronto nelle parrocchie

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

BOLOGNA – Sabato 9 marzo 2024 si è riunita in assemblea la Zona Pastorale Barca. Ecco il frutto del lavoro di sintesi nelle parrocchie e il lavoro sinodale plenario.

Il testo della preghiera usata nell’assemblea (scarica il pdf)

Le sintesi per ambito raccolte dai lavori nelle tre parrocchie:

Le domande dei gruppi per ambito

  1. Abbiamo ascoltato la sintesi degli incontri fatti in ogni parrocchia, da cui traspare la bellezza delle nostre comunità. Iniziamo quindi il nostro lavoro di gruppo sottolineando ciò che più ci ha incuriosito nelle esperienze che sono state riportate in queste sintesi, in particolare tra le buone prassi che sono state presentate dalle altre comunità della nostra zona.
  2. Nella nota pastorale di ottobre il nostro vescovo ci ha detto che “il discernimento è strettamente legato ad un atteggiamento spirituale, non pensarsi da soli, non fidarsi delle proprie intuizioni come se fossero le uniche, ma verificarle con quelle dei fratelli, con la tradizione e soprattutto sempre con il Vangelo e con la sofferenza della folla dove siamo mandati. Non è un “laboratorio” astratto, ma vita concreta.” Nella seconda parte del nostro lavoro di gruppo cerchiamo di pensare, partendo dalle esperienze risuonate nella prima parte, a percorsi comuni ed a obiettivi concreti che come zona pastorale vogliamo intraprendere nel futuro.

LA SINTESI DELLE RISPOSTE – AMBITO CATECHESI

Totale partecipanti 22 (divisi in due gruppi)

Sintesi gruppo 1, moderatore Silvia Forti (Cristo Re)

Nella condivisione i partecipanti sottolineano l’interesse per queste buone pratiche:

Il percorso di preparazione al battesimo presentato da Sant’Andrea. E’ una modalità consolidata nel tempo: prevede il coinvolgimento di famiglie ben inserite nella Comunità che accolgono e preparano le nuove famiglie alla celebrazione del battesimo. Questa scelta valorizza un’accoglienza “alla pari” che alleggerisce la pressione rispetto ai contenuti teologici e accentua invece l’accompagnamento attraverso un linguaggio semplice, che mira a riscoprire i segni della liturgia per vivere con maggiore intensità la celebrazione del Battesimo.

Il percorso di preparazione al battesimo presentato da Sant’Andrea non si conclude con la celebrazione del Sacramento e anche questo ha suscitato molta attenzione e apprezzamento: l’invito l’anno successivo a ritirare il ricordo del battesimo e successivi inviti per ricordare la festa del battesimo è un bel modo per non perdere il filo e agganciare il battesimo all’invito al catechismo.

La proposta rivolta ai genitori del gruppo di II presentata da Cristo Re. E’ un’esperienza appena partita, non riusciamo ancora a farne una valutazione ma intercetta il bisogno di tante famiglie: avere uno spazio dove socializzare e condividere esperienze, dedicato solo ai genitori, senza figli. L’attivazione di questa proposta ha richiesto però il coinvolgimento di forze diverse dai catechisti e non sempre le parrocchie hanno forze sufficienti.

Il reclutamento dei genitori per occuparsi della catechesi dei loro figli presentata da BVI. Nata dalla necessità di trovare catechisti, ha il valore di riportare al centro l’impegno della famiglia ad educare alla fede. E’ importante che i genitori non siano lasciati soli ma inseriti in una Comunità dove trovano qualcuno che li accoglie e li accompagna, perché nessuno si senta solo o inadatto. Per noi è stato importante trovare qualcuno che ci ha aiutato a capire qual è il nostro dono e ci ha avviato al servizio. La vitalità di una comunità sta anche in questo: intercettare la voglia di dare e di ricevere.

Infine sono vari i tentativi di innovare la catechesi presentati dalle tre parrocchie: il coinvolgimento dei giovani nel catechismo, la proposta di uscite, il catecoro e il corso ministranti, l’oratorio, gli scout… pur nella diversità queste proposte mettono al centro il bisogno allargare i linguaggi, togliere i pregiudizi, creare situazioni che veicolano un messaggio bello, coinvolgente, di festa.

Percorsi comuni e obiettivi concreti da perseguire insieme:

  • Allenare l’occhio all’accoglienza e allenare il pensiero alla collaborazione.
  • Nella concretezza del fare insieme costruiamo reti di relazioni e un po’ alla volta iniziamo a pensare in grande, a uscire dai confini della parrocchia per fare esperienza di Zona
  • Fissare alcuni appuntamenti nell’anno e, se funzionano, darli per acquisiti (es: via Crucis del Venerdì santo, Veglia di Pentecoste…)
  • Se abbiamo una bella idea, ma come parrocchia non abbiamo le forze, cerchiamo come realizzarla insieme (es: incontro per bambini e genitori della prima comunione)

Sintesi gruppo 2, moderatore Luigi Rovigatti (Beata Vergine Immacolata)

Nella condivisione i partecipanti sottolineano l’interesse per queste buone pratiche:

Molto bella la catechesi pre e post battesimale. E’ una bella opportunità per le famiglie di ritrovarsi negli anni precedenti al catechismo con l’invito una volta al mese. Sarebbe bello attivarla in parrocchia e anche a livello di Zona. Interessante la possibilità di dare spazio ai genitori, offrire un’opportunità per un riavvicinamento. La parte iniziale conviviale aiuta a creare un clima accogliente e rilassato. Importante coinvolgere i genitori come primi educatori alla fede. Certamente i genitori sono i primi catechisti ma come genitore esprimo il desiderio di avere anche qualcun altro che nella comunità mi affianchi, mi sostenga e condivida con me il cammino di fede dei miei figli.

Si sottolinea la modalità attuata a Sant’Andrea di concludere il catechismo tutti insieme in chiesa dove sono invitati anche i genitori e si propone l’ascolto del Vangelo della domenica con due parole di commento. I genitori partecipano e questo è un segno del bisogno di ascolto che rileviamo. Non dobbiamo essere timorosi e anzi osare un po’ di più.

E’ bella anche la proposta attuata sia a Cristo Re che a BVI di proporre uscite in luoghi significativi per un catechismo meno tradizionale e che coinvolga anche i genitori, i quali inaspettatamente partecipano. E’ importante anche far respirare la dimensione diocesana. Potremmo proporre un pellegrinaggio di Zona a piedi a San Luca.

Percorsi comuni e obiettivi concreti da perseguire insieme:

  • Rileviamo alcune differenze ma anche tanti punti in comune. Tutte e tre le comunità sono fortemente motivate a trovare nuove strade per coinvolgere maggiormente le famiglie.
  • Cerchiamo uno sguardo di speranza ma rimaniamo con i piedi per terra e a volte ci viene “il magone”. C’è un buco generazionale che ci fa preoccupare… siamo in cammino ma con il cuore agitato. Siamo turbati come i discepoli di Emmaus.
  • Fare Zona non significa fare tutti le stesse cose. Ma fare insieme così da aiutare bambini e famiglie a sentirsi parte di una Chiesa grande che accoglie tutti. Le energie non sono sempre spumeggianti e i ritmi intensi ci frenano ma l’entusiasmo di alcuni può essere contagioso.
  • Se ci poniamo come un ente che offre servizi in un mondo che è pieno di servizi abbiamo già perso perché non riusciamo a competere. Dobbiamo offrire relazioni e una casa. E non avere timore di chiedere, anche con sfacciataggine, di prendersi cura della casa che è di tutti.