BOLOGNA – Sabato 9 marzo 2024 si è riunita in assemblea la Zona Pastorale Barca. Ecco il frutto del lavoro di sintesi nelle parrocchie e il lavoro sinodale plenario.
Il testo della preghiera usata nell’assemblea (scarica il pdf).
Le domande dei gruppi per ambito
Ogni gruppo aveva il compito di rispondere, secondo l’ambito, a queste due domande:
- Abbiamo ascoltato la sintesi degli incontri fatti in ogni parrocchia (vedi i testi in fondo a questo post), da cui traspare la bellezza delle nostre comunità. Iniziamo quindi il nostro lavoro di gruppo sottolineando ciò che più ci ha incuriosito nelle esperienze che sono state riportate in queste sintesi, in particolare tra le buone prassi che sono state presentate dalle altre comunità della nostra zona.
- Nella nota pastorale di ottobre il nostro vescovo ci ha detto che “il discernimento è strettamente legato ad un atteggiamento spirituale, non pensarsi da soli, non fidarsi delle proprie intuizioni come se fossero le uniche, ma verificarle con quelle dei fratelli, con la tradizione e soprattutto sempre con il Vangelo e con la sofferenza della folla dove siamo mandati. Non è un “laboratorio” astratto, ma vita concreta.” Nella seconda parte del nostro lavoro di gruppo cerchiamo di pensare, partendo dalle esperienze risuonate nella prima parte, a percorsi comuni ed a obiettivi concreti che come zona pastorale vogliamo intraprendere nel futuro.
LA SINTESI DELLE RISPOSTE – AMBITO CATECHESI
Totale partecipanti 22 (divisi in due gruppi)
Sintesi gruppo 1, moderatore Silvia Forti (Cristo Re)
Nella condivisione i partecipanti sottolineano l’interesse per queste buone pratiche:
Il percorso di preparazione al battesimo presentato da Sant’Andrea. E’ una modalità consolidata nel tempo: prevede il coinvolgimento di famiglie ben inserite nella Comunità che accolgono e preparano le nuove famiglie alla celebrazione del battesimo. Questa scelta valorizza un’accoglienza “alla pari” che alleggerisce la pressione rispetto ai contenuti teologici e accentua invece l’accompagnamento attraverso un linguaggio semplice, che mira a riscoprire i segni della liturgia per vivere con maggiore intensità la celebrazione del Battesimo.
Il percorso di preparazione al battesimo presentato da Sant’Andrea non si conclude con la celebrazione del Sacramento e anche questo ha suscitato molta attenzione e apprezzamento: l’invito l’anno successivo a ritirare il ricordo del battesimo e successivi inviti per ricordare la festa del battesimo è un bel modo per non perdere il filo e agganciare il battesimo all’invito al catechismo.
La proposta rivolta ai genitori del gruppo di II presentata da Cristo Re. E’ un’esperienza appena partita, non riusciamo ancora a farne una valutazione ma intercetta il bisogno di tante famiglie: avere uno spazio dove socializzare e condividere esperienze, dedicato solo ai genitori, senza figli. L’attivazione di questa proposta ha richiesto però il coinvolgimento di forze diverse dai catechisti e non sempre le parrocchie hanno forze sufficienti.
Il reclutamento dei genitori per occuparsi della catechesi dei loro figli presentata da BVI. Nata dalla necessità di trovare catechisti, ha il valore di riportare al centro l’impegno della famiglia ad educare alla fede. E’ importante che i genitori non siano lasciati soli ma inseriti in una Comunità dove trovano qualcuno che li accoglie e li accompagna, perché nessuno si senta solo o inadatto. Per noi è stato importante trovare qualcuno che ci ha aiutato a capire qual è il nostro dono e ci ha avviato al servizio. La vitalità di una comunità sta anche in questo: intercettare la voglia di dare e di ricevere.
Infine sono vari i tentativi di innovare la catechesi presentati dalle tre parrocchie: il coinvolgimento dei giovani nel catechismo, la proposta di uscite, il catecoro e il corso ministranti, l’oratorio, gli scout… pur nella diversità queste proposte mettono al centro il bisogno allargare i linguaggi, togliere i pregiudizi, creare situazioni che veicolano un messaggio bello, coinvolgente, di festa.
Percorsi comuni e obiettivi concreti da perseguire insieme:
- Allenare l’occhio all’accoglienza e allenare il pensiero alla collaborazione.
- Nella concretezza del fare insieme costruiamo reti di relazioni e un po’ alla volta iniziamo a pensare in grande, a uscire dai confini della parrocchia per fare esperienza di Zona
- Fissare alcuni appuntamenti nell’anno e, se funzionano, darli per acquisiti (es: via Crucis del Venerdì santo, Veglia di Pentecoste…)
- Se abbiamo una bella idea, ma come parrocchia non abbiamo le forze, cerchiamo come realizzarla insieme (es: incontro per bambini e genitori della prima comunione)
Sintesi gruppo 2, moderatore Luigi Rovigatti (Beata Vergine Immacolata)
Nella condivisione i partecipanti sottolineano l’interesse per queste buone pratiche:
Molto bella la catechesi pre e post battesimale. E’ una bella opportunità per le famiglie di ritrovarsi negli anni precedenti al catechismo con l’invito una volta al mese. Sarebbe bello attivarla in parrocchia e anche a livello di Zona. Interessante la possibilità di dare spazio ai genitori, offrire un’opportunità per un riavvicinamento. La parte iniziale conviviale aiuta a creare un clima accogliente e rilassato. Importante coinvolgere i genitori come primi educatori alla fede. Certamente i genitori sono i primi catechisti ma come genitore esprimo il desiderio di avere anche qualcun altro che nella comunità mi affianchi, mi sostenga e condivida con me il cammino di fede dei miei figli.
Si sottolinea la modalità attuata a Sant’Andrea di concludere il catechismo tutti insieme in chiesa dove sono invitati anche i genitori e si propone l’ascolto del Vangelo della domenica con due parole di commento. I genitori partecipano e questo è un segno del bisogno di ascolto che rileviamo. Non dobbiamo essere timorosi e anzi osare un po’ di più.
E’ bella anche la proposta attuata sia a Cristo Re che a BVI di proporre uscite in luoghi significativi per un catechismo meno tradizionale e che coinvolga anche i genitori, i quali inaspettatamente partecipano. E’ importante anche far respirare la dimensione diocesana. Potremmo proporre un pellegrinaggio di Zona a piedi a San Luca.
Percorsi comuni e obiettivi concreti da perseguire insieme:
- Rileviamo alcune differenze ma anche tanti punti in comune. Tutte e tre le comunità sono fortemente motivate a trovare nuove strade per coinvolgere maggiormente le famiglie.
- Cerchiamo uno sguardo di speranza ma rimaniamo con i piedi per terra e a volte ci viene “il magone”. C’è un buco generazionale che ci fa preoccupare… siamo in cammino ma con il cuore agitato. Siamo turbati come i discepoli di Emmaus.
- Fare Zona non significa fare tutti le stesse cose. Ma fare insieme così da aiutare bambini e famiglie a sentirsi parte di una Chiesa grande che accoglie tutti. Le energie non sono sempre spumeggianti e i ritmi intensi ci frenano ma l’entusiasmo di alcuni può essere contagioso.
- Se ci poniamo come un ente che offre servizi in un mondo che è pieno di servizi abbiamo già perso perché non riusciamo a competere. Dobbiamo offrire relazioni e una casa. E non avere timore di chiedere, anche con sfacciataggine, di prendersi cura della casa che è di tutti.
LA SINTESI DELLE RISPOSTE – AMBITO GIOVANI
Nella condivisione i partecipanti sottolineano l’interesse per queste buone pratiche:
- Momenti di formazione metologica, pedagogica e spirituale rivolta principalmente agli educatori dei vari gruppi che si ritrovano a far fronte ad esigenze sempre diverse dei ragazzi.
- La presenza di una guida che possa accompagnare gli educatori durante il corso dell’anno nel percorso rivolto ai ragazzi.
- Creare una sorta di archivio in cui potersi scambiare e condividere il materiale da utilizzare nei vari gruppi.
- La presenza durante l’anno di feste comunitarie che includano tutte le diverse età ma in cui i giovani abbiano un proprio spazio. In generale i momenti di incontro/ritrovi intergenerazionale permettono ai giovani di sentire maggiormente il contesto comunitario in cui si è inseriti oltre a sentirsi parte attiva.
Percorsi comuni e obiettivi da perseguire insieme:
- Vista la necessità comune di formazione agli educatori si è pensato di poter raccogliere, all’interno di ogni parrocchia, le tematiche di maggior interesse in modo poi da fissare dopo l’estate 2/3 incontri di formazione agli educatori di tutte e tre le parrocchie
- Fissare incontri di ritrovo per permettere ai giovani di vivere la parrocchia, abbiamo pensato di sfruttare alcuni momenti già presenti all’interno delle parrocchie per coinvolgere maggiormente tutti i giovani della zona ad es. I tornei sportivi organizzati da Cristo Re oppure invitare tutti i giovani ad un momento della festa della Bvi.
LA SINTESI DELLE RISPOSTE – AMBITO CARITÀ
Le “buone prassi”:
Si è parlato poco di buone prassi, anche perché le stesse relazioni non hanno presentato molte iniziative, ma più indicato domande e punti di attenzione. Si è rimasti quindi più sul discutere delle criticità / fragilità o di cosa si percepisce come esigenza. Ecco, quindi, l’elenco delle esigenze che si sono individuate:
- Tutte e tre le comunità hanno segnalato che le attività svolte dalla Caritas non sono conosciute nelle comunità al di fuori degli addetti ai lavori. Sarebbe importante trovare quindi modalità per fare “pubblicità” delle attività che vengono svolte; anche con la finalità di coinvolgere altre persone, favorendo un ricambio generazionale (magari coinvolgere in alcune attività anche i gruppi dei ragazzi). Il consiglio pastorale di Cristo Re ha lavorato in tal senso per individuare tutte le attività svolte dalla Caritas e portarle all’attenzione di tutta la comunità (con iniziative svolte alla fine di alcune celebrazioni).
- Si avverte la necessità che i gruppi caritas siano accompagnati da una guida spirituale; oltre a questa è stata espresse anche la necessità di avere maggiori momenti di formazione sulle varie competenze che si devono avere per svolgere al meglio il servizio Caritas (solo per citarne qualcuno, formazione sulle esigenze dei bambini con DSA o BES per coloro che svolgono l’aiuto compiti, formazione sulla cultura islamica per coloro che prestano il proprio servizio nei centri ascolto frequentati maggiormente da persone musulmane, ecc.).
- Si è sottolineato il bisogno di aumentare la conoscenza tra i diversi centri ascolto della zona ed in generale tra coloro che operano nelle Caritas parrocchiali, anche attraverso pranzi / cene insieme in cui invitare anche coloro che sono aiutati dalle stesse Caritas.
- Un altro aspetto individuato è la richiesta di migliorare il fare rete tra le varie parrocchie anche per supportarsi nelle varie esigenze.
- Emerge il desiderio di venire in contatto con le nuove povertà, ad esempio, riuscire a cogliere le necessità degli anziani o di chi è solo.
- Si pensa che sia opportuno rendere pubblici i bilanci Caritas in tutte le parrocchie ed aumentare la trasparenza comunicando i risultati raggiunti e dove finiscono i contributi.
Proposte concrete:
Dalle esigenze espresse nella prima parte sono emersi queste prime proposte concrete:
- Creare momenti conviviali tra gli operatori Caritas della zona per confrontarsi e scambiarsi idee ed anche una chat in cui comunicare le varie attività. Condividere anche una mappatura delle competenze professionali presenti tra gli operatori Caritas della zona in modo da condividere le risorse.
- Sempre per aumentare la rete, fare una mappatura di tutte le associazioni di volontariato della zona con cui provare a collaborare maggiormente.
- Pubblicizzare maggiormente le attività della Caritas nelle comunità, ad esempio diffondendo le notizie relative alla Caritas nelle chat parrocchiali.
- Individuare modalità per il coinvolgimento dei giovani, se possibile in maniera continuativa.
- Organizzare alcuni incontri di formazione di zona, anche su tematiche specifiche (ad esempio incontri di approfondimento della cultura islamica).
LA SINTESI DELLE RISPOSTE – AMBITO LITURGIA
Ciò che ti ha incuriosito delle buone prassi delle altre comunità:
- proiettare i testi dei canti, le letture e la liturgia eucaristica durante le celebrazioni
- per aiutare i bambini a capire la liturgia fare una specie di raccoglitore dove si mettono le spiegazioni dei momenti litugici, ogni volta uno diverso in modo da completare “l’album “con tutte le spiegazioni
- riuscire a curare il canto nelle messe con la creazione di un coro che si ritrova a provare e cura le liturgie
- la messa è importante per se stessa non per l’omelia ed è importante capire il significato dell’unità della comunità nel Signore come esprime la preghiera della epiclessi
- la comunità deve essere accogliente e includente, è importante il segno dell’accoglienza e il gesto che a fine messa il sacerdote va alla porta e saluta
- i saluti dopo la messa fanno accoglienza, è importante sentirsi parte di una comunità
- portare un segno della liturgia a casa, trovare gesti semplici che vanno spiegati e che si possano portare a casa (es preghiera della tavola)
- la corresponsabilità è fondamentale, la chiesa è una grande comunità ed è importante sentirsi attivi e responsabilizzati
- durante la messa fare chiare richieste di aiuto per le necessità della parrocchia, perché se uno si sente invitato può anche risponde
- presenza delle famiglie nella preparazione dei bambini da battezzare
- spedire un biglietto di auguri per l’anniversario di battesimo per i bimbi 0-6 anni
- il giorno del battesimo di Gesù invitare i bambini battezzati nell’anno e ridire i nomi
- Mi sento più collaboratrice che corresponsabile
- Piace spiegazione di segni e momenti nella messa, già avviene nel triduo Pasquale
- Siamo più spesso Marta che Maria
- Si avverte come esigenza quella di preparare i ragazzi alla messa
- C’è l’esigenza che l’assemblea senta i momenti liturgici. Sono d’aiuto le didascalie, la proiezione dei canti….
- Meglio fare approfondimenti formativi sulla messa suddividendoli in vari periodi, senza appesantire le celebrazioni e usare i 5 sensi per raggiungere tutte le sensibilità
- Piace Luce di Betlemme
- Gradita l’accoglienza delle persone e il saluto in entrata e in uscita da parte del sacerdote ma anche dei laici
- In alcune domenica si potrebbe riproporre il momento conviviale all’uscita della messa
- Si avverte la necessità di creare piccoli gruppi di persone che si trovino o si confrontino prima per preparare le varie parti delle liturgie, domenicali: letture, canto, ecc.
Percorsi comuni e obiettivi concreti che come zona pastorale vogliamo intraprendere per il futuro
- In quaresima e avvento vivere, cambiando ogni volta parrocchia, un momento di zona, es preparazione alle letture domenicali(stile stazione quaresimali)
- In Maggio il venerdì sera rosario di zona che cambia itinerante nelle tre parrocchie
- Preparare e distribuire in tutte le case un foglio di zona con orari messa, momenti di preghiera strutturati(es adorazione, lodi, vespri ,rosario)per sapere cosa c’è nelle parrocchie vicine
- Mantenere vivo il coro di zona, es fare una volta al mese le prove a S.Andrea che già le fanno
- Pensare a strumenti per aiutare l’assemblea alla maggior consapevolezza durante le celebrazioni
- S.Andrea e Cristo Re hanno nei libretti la formula della preghiera eucaristica partecipata
- Formazione ministrante, che i ministranti delle tre parrocchie si incontrino, si conoscano, imparino a muoversi in chiese diverse per imparare a fare servizio a tutte le messe della zona per preparare il futuro e il concetto di fare servizio dove quando sei presente
- Dividere le messe nella zona strutturando le fasce orarie( nel prossimo futuro di un sacerdote)
- Sensibilizzare a fare servizio anche presso le altre parrocchie, ministranti, coro, suonatori, lettori
- Pubblicizzare le cose che si fanno nella zona per far aumentare la partecipazione e dare strumenti on line per recuperare il materiale
- -Copertura dell’orario delle messe sul territorio, evitare sovrapposizioni
- Disponibilità a vivere la messa nelle altre parrocchie come nella propria (si elencano accoliti, suonatori, ministranti … e tutti i battezzati)
- Invitarsi a vicenda nelle feste
- Proposta di vivere il triduo Pasquale suddividendolo nelle 3 parrocchie
- Interscambio attività (esempio coro insieme per momenti solenni e non solo)
- Spunti di riflessione per prepararsi alle liturgie da produrre in podcast per consultare liberamente nei momenti personali (proposto l’utilizzo di Spreaker).
Tutte queste sintesi le abbiamo raccolte in questo pdf: PROPOSTE AMBITI ZONA
Lavoro preliminare all’assemblea nelle parrocchie
Al 9 marzo ci siamo arrivati con un lavoro intenso nelle parrocchie. Ecco le sintesi per ambito: