BVI – Mercoledì 19 novembre I “Grandi non solo d’età ” si sono riuniti con don Andres per il loro incontro mensile.
Su proposta di don Andres sono stati letti due brani: il capitolo 9 del libro della Sapienza, come invocazione allo Spirito all’inizio dell’incontro e il capitolo 23 di Luca, che conteneva il brano che ascolteremo domenica nella festa di Cristo RE.
Viene evidenziata la figura del ladrone che, pur essendo un malfattore, è l’unico che riconosce in Gesù il figlio di Dio e, mentre i capi e i sacerdoti lo deridono, egli dice: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”, comprendendo che il Suo regno non è di questo mondo. Ci si è chiesti cosa avremmo fatto noi se fossimo stati presenti: forse come Pilato? Come la folla? E chi sono i ladroni? I senzatetto, i diseredati o anche noi stessi? Domande a cui è difficile dare una risposta.
Colpisce anche il silenzio di Gesù, che non si discolpa, non invoca giustizia, ma volontariamente affronta il Calvario e la morte in croce, accettando la volontà del Padre per la riconciliazione con il genere umano.
Ma Gesù ha anche parole che sembrano dure, quando rivolto alle donne dice: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Vorranno giorni nei quali si dirà: ‘Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato…’.” Don Andres chiarisce che le parole di Gesù sono una profezia e alludono alla distruzione di Gerusalemme e del Tempio.
Inoltre fa osservare che la folla, se all’inizio sta a guardare e rimane delusa da Gesù che non accetta di salvare se stesso, come gli gridano tutti, in seguito dopo la Crocifissione, se ne torna “battendosi il petto” e lo stesso centurione esclama: “Veramente quest’uomo era giusto”. Gesù non ha salvato se stesso, ma l’intera umanità, infatti sulla Croce esclama: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”.
Il ladrone capisce che quello di Gesù non è l’ultimo atto, ma c’è un regno che va oltre questa vita e questo mondo. E anche noi, come i ladroni che avevano accanto Gesù, quando sarà il nostro momento, potremo sentire il conforto di Gesù accanto a noi , così come nella Confessione possiamo dire:” Gesù, ricordati di me “.
A proposito del ladrone “buono” don Andres ha citato e parzialmente letto ( successivamente inviato per intero) un componimento in versi della tradizione siriaca intitolato “Il ladrone e il cherubino“, dove secondo l’immaginario collettivo dei cristiani di quell’area il ladrone, presentandosi con la croce davanti al cherubino, custode del Paradiso, dopo un fitto dialogo viene accolto e addirittura assurto a custode del Paradiso. LEGGI IL TESTO
Dopo questo scambio di riflessioni vengono proposte per i mesi a venire:
- altre visite guidate alla Certosa e a Bologna con la guida Miriam Forni,
- una visita all’ abbazia di Monteveglio con Andrea Scimè
- le gite in Friuli e a Ravenna.
- Viene inoltre segnalata la mostra sul Concilio Vaticano II a Palazzo Pepoli
- Il prossimo incontro avverrà venerdì 12 dicembre 2025 ore 9.30.


