CRISTO RE – Serata di formazione e riflessione per i catechisti della zona pastorale, riuniti per il secondo di tre appuntamenti. Guidati da don Cristian Bagnara, direttore dell’ufficio catechistico della diocesi. L’incontro ha preso la forma di un doppio viaggio: prima dentro la propria esperienza di fede, poi dentro il significato più profondo del servizio che svolgono. Attraverso due momenti di brainstorming e l’ascolto autorevole dei Magisteri di Benedetto XVI e Papa Francesco, il percorso ha messo in luce come la catechesi sia, in definitiva, il condurre a un incontro personale con Cristo, Parola viva del Padre. Una serata per rinfrancare la vocazione del catechista: non un insegnante, ma un testimone e un compagno di viaggio.
Apertura e Contesto (Il “Versetto-Sinfonia”)
L’incontro si apre con la preghiera (Padre Nostro) e l’affidamento della serata al Signore. Don Cristian ricorda il titolo che convoca gli incontri, tratto dal Salmo 118: “Nella tua volontà è la mia gioia – Mai dimenticherò la tua parola”. Attraverso un dialogo con i presenti, emerge che questo versetto evoca diverse “polarità” non contrapposte:
- La Parola di Dio: Il messaggio, le Scritture.
- La Relazione con Dio: Qualificata come figliolanza, evocata dal Padre Nostro.
- L’Esperienza della Preghiera: Il contesto privilegiato di questo rapporto.
- La Gioia personale (“la mia gioia”): L’impatto emotivo e concreto che questa relazione genera nella vita.
Viene chiarito il percorso dei tre incontri: il primo è stato un momento di preghiera, il secondo (questa serata) di approfondimento, il terzo (a gennaio) sarà laboratoriale.
Primo Brainstorming: “Che cos’è per voi la Parola di Dio?”
- Don Cristian invita i catechisti, divisi in gruppi, a riflettere e definire “Parola di Dio”. Le risposte, condivise in plenaria, sono numerose e ricche: è dono, dialogo, guida, parola viva che si fa carne, Bibbia, annuncio di salvezza, verità, mezzo per dialogare con Dio, esempio di vita, promessa, punto di riferimento, illuminazione, ispirazione, ciò che Dio dice di sé e di noi, connessione, parola dinamica che è uguale per tutti ma specifica per ciascuno. Don Cristian fa notare come, per definire la Parola di Dio, tutti siano spontaneamente partiti dalla propria esperienza personale. Questo è un passaggio cruciale.
Approfondimento Teologico (sul primo brainstorming)
Introducendo un testo dell’Esortazione Apostolica “Verbum Domini” di Papa Benedetto XVI (punto 7), don Cristian spiega che l’espressione “Parola di Dio” ha un significato analogico e sinfonico, articolandosi in più significati concentrici:
- Centro: La Parola di Dio è prima di tutto una Persona, Gesù Cristo, il Verbo eterno fatto carne.
- Altri significati: Attorno a questo centro si collocano:
- La Rivelazione nella Creazione (il “libro della natura”).
- La Parola della Salvezza (Dio che desidera salvare l’uomo).
- La Predicazione dei Profeti.
- La Tradizione viva della Chiesa.
- Le Sacre Scritture (Antico e Nuovo Testamento).
La Scrittura, quindi, è vera e veneranda Parola di Dio, ma è il mezzo attraverso cui si accede al centro: la Persona di Gesù. L’obiettivo della catechesi, richiamando i quattro pilastri (Credo, Preghiera, Sacramenti, Comandamenti/Beatitudini), è proprio condurre all’incontro con questa Persona.
Secondo Brainstorming: “Che relazione c’è con la vostra catechesi?”
La riflessione si sposta poi sul fare concreto. Ai catechisti viene chiesto di individuare la relazione tra la Parola di Dio (così come l’avevano appena focalizzata) e l’esperienza di catechesi che offrono ai bambini, ai ragazzi o agli adulti. Dalle condivisioni emergono parole chiave come: annuncio, accompagnamento, scambio, condivisione, creare un contesto di ascolto, trasmettere la gioia, far conoscere Gesù, aiutare a ritrovare la Parola nella vita quotidiana, narrare la propria esperienza di fede. Il catechista non è visto come un insegnante che “sa”, ma come un compagno di viaggio che, anch’egli in ascolto, si mette in gioco e cammina insieme.
Approfondimento Pastorale (sul secondo brainstorming) A commento di questo secondo brainstorming, viene proposto un discorso di Papa Francesco (2021) congresso dei catechisti del 2021 che delinea la catechesi come:
- Annuncio del Kerygma: Il primo annuncio: “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, ed è vivo al tuo fianco”.
- Narrazione: La Scrittura diventa l’ambiente in cui sentirsi parte di una storia di salvezza.
- Accompagnamento personalizzato: Che valorizza l’unicità di ciascuno.
- Percorso Mistagogico: Che introduce progressivamente nel Mistero, in dialogo con la liturgia.
- Spazio di relazioni personali: Il catechista è un “memorioso di Dio” che custodisce e alimenta la memoria di Dio e la condivide. I protagonisti sono proprio i laici che, con generosità, condividono la bellezza di aver incontrato il Signore.
Don Cristian sottolinea con forza che non si può trasmettere ciò che non si è incontrato, lanciando una provocazione: si può essere in mezzo “alle cose di Dio” tutta la vita senza aver mai realmente incontrato il Signore.
Il Culmine: La Preghiera come Incontro e Intimità (Apocalisse 3,14-22)
L’attenzione si sposta su Apocalisse 3,20: “Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”. Attraverso un altro momento di condivisione in coppia, don Cristian guida la riflessione sui punti chiave del versetto per l’esperienza della preghiera:
- L’iniziativa è di Dio: È Lui che bussa per primo. La preghiera è prima di tutto lasciarsi raggiungere.
- Dio si propone, non si impone: Bussa e aspetta pazientemente la nostra risposta.
- La risposta dell’uomo è l’apertura: “Se qualcuno… mi apre”.
- Il risultato è la comunione (Intimità): “Cenerò con lui ed egli con me”. Il pasto nella Bibbia simbolizza l’intreccio delle vite, l’unione profonda, l’intimità. La preghiera porta dall’incontro all’unione delle vite con Dio.
Conclusione e il prossimo appuntamento
Don Cristian sintetizza il percorso: dal versetto del Salmo che evoca una relazione di figliolanza piena di gioia, all’approfondimento della Parola di Dio come persona da incontrare, fino all’immagine potente della preghiera come intimità e comunione. La catechesi ha l’arduo compito di condurre a questa altezza. L’incontro si chiude annunciando che il terzo appuntamento, laboratoriale, sarà fissato a gennaio (non di mercoledì, per evitare conflitti con le prove corali).







