BVI – Venerdì 2 ottobre 2025, nell’ambito dell’iniziativa “Staffetta di pace” organizzata dagli scout del nostro gruppo Bologna 5, abbiamo avuto il privilegio di ospitare Marco Rodari, noto come “il claun PIMPA”, che ha condiviso con noi la sua esperienza nelle zone di guerra, da Gaza all’Ucraina, passando per Iraq e Siria. Un racconto toccante che ha messo al centro i bambini, le vittime più innocenti dei conflitti, e il potere di un sorriso anche dove tutto sembra perduto.
Sintesi dell’incontro
Marco Rodari ha portato la sua testimonianza di vita e di servizio nei territori di guerra, dove opera come clown per portare un sorriso ai bambini. Con parole semplici e profonde, ha descritto cosa significhi vivere sotto i bombardamenti, cosa provano i bambini quando il mondo attorno a loro crolla, e come la guerra non sia mai un “errore”, ma una scelta che colpisce deliberatamente i più indifesi.
Ecco alcuni punti salienti del suo intervento:
- I bambini non sono “danni collaterali”, ma spesso il primo obiettivo, perché colpirli significa spezzare il futuro e il morale di intere comunità.
- La guerra non si abitua: non ci si abitua mai al suono di una bomba, alla paura, alla perdita. Ci si può solo adattare, ma il trauma resta.
- L’importanza dei gesti semplici: un gioco, un sorriso, un piccolo trucco di magia possono ridare speranza e far sentire un bambino ancora vivo e amato.
- Il ruolo del pagliaccio non è solo intrattenere, ma essere presenza, ascolto, e a volte il primo passo per far tornare un bambino a parlare dopo lo shock.
- Il messaggio ai giovani: “A chi metto in mano il mio talento?”. Marco invita tutti a riflettere su come usare le proprie capacità per costruire pace e non alimentare conflitti.
- La “Giornata della Meraviglia”: un’iniziativa per riscoprire, attraverso giochi e gesti semplici, la bellezza della vita, soprattutto per i bambini che vivono in guerra.
Marco ha concluso con una poesia commovente, la “buonanotte ai bambini della guerra” dedicato a tutti i bambini che devono prendere sonno sotto i bombardamenti, un invito a non dimenticarli e a fare della meraviglia un atto di resistenza.
Una serata che ci ha fatto riflettere sul valore della pace, sulla forza della testimonianza e sull’importanza di non rimanere indifferenti. Grazie, Marco, per averci ricordato che, anche nelle situazioni più buie, un gesto d’amore può fare la differenza!
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